La Vige sta tornando. I colori saranno gli storici biancoblù ma per il resto sarà rivoluzione: nuovo logo, nuove maglie, nuova gestione e un solo obiettivo: puntare in alto. Dopo sei anni rientra nel giro delle grandi una delle storiche squadre di Milano, sotto un altro nome ma conservandone la tradizione e cercando di riportarla in poco tempo ai fasti di un tempo.
Marco Attisani e Vincenzo Musco hanno confermato la voglia di riportare in vita una squadra come la VigeJunior, a livello delle altre grandi nel suo periodo d'oro, cercando di creare un ponte tra la vecchia Vige e quella nuova tramite il centro sportivo che rimane il Carassai, teatro di grandi battaglie nel passato. Il nuovo corso sarà il percorso inverso del progetto che ha portato il Club Milano a raccogliere l'eredità della VigeJunior nella stagione 2017-2018.
Fino ad oggi il Carassai era utilizzato dal Club Milano per la pre-agonistica e dal Cimiano per la sua terza squadra, quest'ultima di cui ora si dovrà capire il futuro. Nulla verrà lasciato al caso: da lunedì 5 giugno inizieranno gli open day per le categorie ancora non formate e nel giro di poco più di un mese il discorso dovrebbe essere chiuso con la possibilità quindi di iscrivere tutte le categorie fino alla prima squadra come FC Vige Milano. Alla base di tutto c'è sempre quello, la passione: un gruppo di "soci" che nella vita fa tutt'altro ma che sul calcio ci lascia il cuore. Grazie alla sinergia tra Marco Attisani e Vincenzo Musco, entrambi già amici e conosciutisi proprio nel mondo del calcio, settore di cui fanno parte da diversi anni, e l'entrata di altri amici si è deciso di prendere in mano questo progetto.
Per quanto riguarda lo staff, la scelta è quella di confermare in blocco e creare quindi una sorta di continuità tra la vecchia gestione e quella nuova. Per quanto riguarda i ragazzi che giocavano al Carassai per il Club Milano ora si trovano davanti ad una scelta: rimanere nel centro sportivo attuale e passare sotto Vige Milano oppure rimanere Club Milano e passare in un altro centro sportivo. Per i ragazzi più piccoli il messaggio principale che Attisani vuole dare si basa sul concetto di presenza: